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Nel 5-10% dei casi le cadute si traducono in fratture, traumi cranici e ferite che possono essere accompagnate anche da ansia e depressione. Nella maggior parte dei casi dipendono dalla perdita di equilibrio, da alcuni tipi di farmaci assunti, da ostacoli presenti in casa o da una scarsa illuminazione. Tuttavia il 30% degli anziani arriva in pronto soccorso per una caduta non spiegata e, in questo caso, nella metà dei casi la ragione è una sincope dovuta a motivi cardiovascolari.
Individuare questi soggetti è il compito delle “Unità di Sincopi e Cadute” nei pronto soccorso. Insieme all’Irlanda, l’Italia è stata il primo Paese europeo ad attivarle in 4 città: a fare da apripista è stato l’Ospedale Careggi di Firenze. “Qui gli anziani – spiega Andrea Ungar, responsabile della Falls and Syncope Unit del Careggi – grazie a un team composto da geriatra e cardiologo vengono sottoposti a numerosi esami per verificare se, all’origine della caduta c’è un’alterazione del ritmo cardiaco o una cardiopatia strutturale. La valutazione da parte del ‘team anti-caduta’ può dimezzare il rischio di ricoveri successivi, con una riduzione dei costi sanitari che arriva a oltre un terzo”.
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Carlo Verdelli
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